Come ha sottolineato il giornalista del New York Times David Sax (
qui trovate l'articolo originale), alcune ricerche hanno mostrato come non sempre la tecnologia abbia portato a cambiamenti in positivo. Facciamo qualche esempio.
Un sondaggio del magazine Quartz ha evidenziato come il
21% degli americani sia diffidente verso l'utilizzo delle informazioni personali da parte di Facebook. Ancora, l'American Psychiatric Association ha sottolineato la paura dei millenials che i
social media possano influire negativamente sul loro benessere psicofisico. E proprio a proposito di social, uno dei grossi difetti di piattaforme come Facebook e Twitter è la difficoltà nel controllo delle notizie pubblicate. In breve, distinguere le notizie reali e verificate dalla cosiddette fake news è sempre più complicato, anche perché la credibilità di una notizia sul web non è data dall'autorità di chi la diffonde, ma dal numero di condivisioni, like e consensi che ottiene.
Per fortuna, però, pare che analogico e digitale si stiano riallineando su binari dell'equilibrio e c'è un altro interessante dato a sostegno di questa tesi, che farà piacere agli amanti del buon vecchio libro cartaceo. L’Association of American Publishers ha infatti dichiarato che sono
aumentate le vendite dei testi in carta, a discapito di una diminuzione nella vendita degli ebook. Ma non finisce qui, perché sono cresciuti anche gli
acquisti di polaroid,
dischi in vinile e
giochi da tavola come Trivial Pursuit, il Monopoli e anche i Lego, senza dimenticare l'aumento delle code per acquistare biglietti di spettacoli teatrali, concerti, ecc. Insomma, il ritorno di vecchie mode, se così vogliamo definire il fenomeno, non è più visto come aspetto negativo (o, addirittura, anticonformista) della nostra società, da nascondere dietro i concetti di vintage e revival, ma come
naturale bisogno umano di riscoprire qualcosa che una quotidianità sempre più virtuale ci stava facendo perdere.