Per fortuna, il team del browser più conosciuto e utilizzato al mondo,
Google Chrome, ha deciso di muoversi per cercare di eliminare il problema. In che modo? Grazie ad un tool che permetterà agli utenti di
scegliere su quali siti “silenziare” i contenuti audio proposti in maniera invasiva o, comunque, forzata nei confronti dell’utente. La funzione potrà essere attivata cliccando sul lucchetto che si trova a sinistra della barra contenente gli url dei siti e, successivamente, sulla voce “suono”. A questo punto, sarà sufficiente
indicare su quali siti volete applicare la funzione.
Non solo un rimedio alle pubblicità invasive: questa funziona
agirà anche sulla sicurezza e la tutela dei diritti digitali.
La funzione ideata dallo sviluppatore François Beaufort e dal team di Chrome non sarà solo quella di dare una soluzione agli utenti contro la modalità
auto-play dei contenuti video e delle pubblicità invasive. Silenziando i siti sui quali navighiamo, infatti, pare che sarà altresì possibile
creare un muro virtuale tra noi e i cosiddetti beacon ultrasonici, una delle più innovative forme di
cyberspionaggio, impercettibili per l’orecchio umano ma che, attraverso il microfono del nostro dispositivo (pc, smartphone, tablet) possono
tracciare comportamenti e movimenti degli utenti.
Una soluzione, questa, che molto probabilmente farà storcere il naso a coloro che utilizzano queste strategie di digital marketing ma che, senza ombra di dubbio, miglioreranno la
user experience di tutti i fruitori del web.
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