Engagement rate: quanto sono coinvolti gli utenti delle tue campagne?

Per capire al meglio qual è il valore che l’engagement rate (noto anche come interaction rate) può avere all’interno di una campagna marketing, partiamo da una definizione: questa metrica indica, tramite una cifra percentuale, la capacità di rendere partecipe e interessare il pubblico con i propri contenuti.

La forza di questa metrica risiede nel fornire, attraverso un risultato semplice, un quadro qualitativo di insieme delle performance del proprio operato, andando oltre un semplice dato quantitativo (come le già citate vanity metric: followers, likes e impressioni).

Ora che abbiamo capito che cos’è l’engagement rate, è necessario esaminare le diverse modalità per calcolarlo.

Volendo ottenere un risultato immediato, considerando ogni singola interazione allo stesso modo, è possibile conoscere l’engagement rate attraverso questa formula, che tiene in considerazione le interazioni e la copertura del post:

Engagement rate= (Totale delle interazioni/numero di utenti unici raggiunti) / 100

Ipotizzando di prendere come esempio due post pubblicati su Facebook, da parte della stessa azienda, calcoliamo i rispettivi engagement rate. Il primo post ha accumulato, su 5000 persone raggiunte, un totale di 150 reactions; il secondo post, con 7500 persone raggiunte, conta dalla sua 200 reactions.

Calcolando i due engagement rate, basandosi sulla formula precedentemente menzionata, possiamo notare che il primo post, nonostante il minore numero di visualizzazioni e interazioni, è risultato più coinvolgente per il pubblico (con un engagement rate del 3,3%, rispetto al 2,67% del secondo contenuto).

Volendo analizzare più a fondo la reazione del proprio target d’utenza ai contenuti pubblicati, è possibile distinguere le singole interazioni (like, commenti, condivisioni) dando loro un peso specifico, che andrà ad influire sull’engagement rate finale. Considerando una condivisione come un’azione di maggior valore rispetto ad un “mi piace”, i risultati di due post come quelli utilizzati nell’esempio precedente potrebbero variare sensibilmente, arrivando addirittura a invertirsi.

Esistono diverse altre modalità per calcolare il coinvolgimento degli utenti tramite l’engagement rate, cambiando le variabili in gioco (ad esempio sostituendo gli utenti unici con i soli followers o con il numero di visualizzazioni), ma le due che abbiamo appena menzionato sono sufficientemente versatili e precise da garantire una buona base su cui valutare l’andamento della propria campagna.

Ora che abbiamo visto che cos’è l’engagement rate e come calcolarlo, vediamo com’è possibile aumentarlo attraverso operazioni di marketing e ottimizzazione mirate.

La definizione dei marketing goal, all’interno di una strategia, è il primo passo da compiere per ottenere risultati performanti. Alcune azioni, inoltre, generano notoriamente un maggior coinvolgimento di altre: domande, sondaggi, contest e giveaway sono indubbiamente le più efficaci. Per portarle a termine e far sì che restituiscano risultati soddisfacenti, però, è necessario inserirle all’interno di un calendario di pubblicazione strutturato.

Una soluzione per aumentare l’engagement rate efficace nel breve, medio e lungo periodo, è affidarsi all’esperienza di una digital company affermata, con anni di esperienza nel settore e una metodologia di lavoro definita. Attraverso soluzioni personalizzate di questo tipo non solo sarà possibile aumentare l’engagement rate, ma i risultati saranno anche verificabili e monitorati costantemente.

Grazie ad attività mirate alla brand awareness, alla realizzazione di campagne a performance e a creatività personalizzate (e integrate con la piattaforma di pubblicazione), l’aumento del numero di utenti e le loro interazioni con i contenuti aumenteranno in modo progressivo.
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