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Permission marketing: un rapporto di collaborazione con il cliente

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Il permission marketing, come si può dedurre dal nome stesso, è una strategia volta ad ottenere da parte degli utenti il “permesso” a ricevere comunicazioni aziendali di natura promozionale o informativa.

Si tratta di una particolare metodologia di marketing che ha lo scopo di creare una relazione di qualità tra l’impresa e il cliente o prospect, basata sul rispetto della privacy dei soggetti e sul loro esplicito consenso all’invio da parte del brand di contenuti commerciali.

Con il permission marketing, quindi, sono gli utenti che, confermando di aver letto l’informativa privacy e accattando le condizioni per il trattamento dei dati, accolgono la possibilità di ottenere ulteriori informazioni dall’azienda. Questo significa che, anche se il soggetto che ha dato il suo consenso non è ancora un cliente dell’impresa, sarà sicuramente un suo potenziale consumatore. Fornendo i suoi dati, infatti, si trasforma in lead e dimostra di essere interessato ai servizi o prodotti che il brand offre.

L’applicazione di questa metodologia nelle strategie di marketing è oggi indispensabile per le aziende. Con l’entrata in vigore in Europa del GDPR (di cui abbiamo parlato in questo articolo) la raccolta di dati personali degli utenti online è diventato un tema particolarmente sensibile dal punto di vista legale. Il fine che con questa direttiva si intende raggiungere è una maggior tutela dei diritti e delle libertà fondamentali di ognuno, tramite l’adeguata gestione e il corretto trattamento delle informazioni acquisite.

Tutte le imprese che, pertanto, vogliono operare nel mondo digital e usufruire delle potenzialità della rete per generare campagne esattamente in target, efficaci e performanti devono attenersi alle norme previste dal Regolamento Generale sulla protezione dei Dati. In un contesto simile il permission marketing si integra perfettamente come soluzione normativa idonea a garantire al brand la costruzione di un rapporto autentico con il consumatore, basato sulla trasparenza del proprio operato in merito all’acquisizione e alla raccolta dei dati sensibili dei soggetti.

Nei seguenti paragrafi vediamo come permission marketing email e lead generation si integrano, quali sono i vantaggi e qualche esempio pratico dell’applicazione di questo metodo all’interno delle strategie di business aziendali.

I vantaggi del consenso

Ottenere il “permesso” da parte dell’utente all’invio di comunicazioni promozionali o informative, può non essere semplice, ma grazie all’utilizzo di strumenti efficaci, di soluzioni di marketing ben studiate e allo sviluppo di strategie di business multicanale, i brand hanno la possibilità di intercettare l’utente su diversi touchpoint, suscitare in lui un interesse, convertirlo in lead e poi in cliente.

Quotidianamente la maggior parte degli utenti usufruisce dei social media e utilizza i motori di ricerca per ragioni di svago, per ricercare informazioni o per soddisfare le proprie esigenze. In queste circostanze mantenere alta la loro attenzione con contenuti in grado di suscitare curiosità e dare risposta ai loro bisogni, anche latenti, è un ottimo modo per riuscire ad ottenere il consenso per il trattamento dei dati personali.

Il permission marketing prevede, infatti, che il consumatore conceda il suo permesso attraverso un contatto con l’azienda che non sia intrusivo, ma graduale, in modo che il brand non venga percepito come una minaccia per la propria privacy, ma come una presenza amichevole tramite il quale soddisfare i propri desideri e con cui costruire nel tempo una relazione duratura, basata sulla trasparenza e la fiducia.

I vantaggi che da questo contatto ne derivano sono, infatti, molteplici; una migliore predisposizione dei soggetti nei confronti dell’azienda rientra tra questi. Un utente, infatti, non sentendosi interrotto durante la sua navigazione online dai contenuti diffusi dal brand, ma mostrandosi piuttosto interessato a questi, tenderà a sviluppare un atteggiamento positivo nei confronti dell’impresa e a lasciare molto più facilmente i suoi dati.

Con la compilazione del form o del modulo di contatto disponibile e l’invio delle informazioni personali, in seguito all’accettazione delle condizioni di privacy previste, l’utente, diventa un lead dell’azienda e gli concede il permesso sul trattamento dei dati nel pieno rispetto del GDPR.

Da questo deriva un altro importante vantaggio: la customizzazione dei contenuti sulle necessità del lead acquisito, che garantirà all’azienda maggiori tassi di apertura, ad esempio delle email, e una maggiore autorevolezza nei confronti del consumatore.

Chi fornisce il proprio consenso, infatti, si aspetta di ricevere da parte del brand altre informazioni e contenuti interessanti, senza i quali la fiducia del lead tenderebbe a diminuire e a rendere la relazione con l’impresa futile.

Mantenere una relazione costante e periodica con il contatto è, pertanto, la soluzione migliore per coltivare nel tempo la relazione con il lead, conoscerlo nel dettaglio e condurlo passo dopo passo alla conversione. Grazie ad una conversazione attiva e alla lead nurturing si riuscirà, quindi, a creare un rapporto duraturo con il potenziale cliente e a generare una maggiore fidelizzazione.

L’email marketing, in questo caso, risulta essere la soluzione più idonea per continuare a nutrire la relazione con il cliente nel tempo. Vediamo, pertanto, come le aziende possono sfruttare l’immediatezza e l’efficacia di questo strumento tramite lo sviluppo di una strategia basata sul permission email marketing.

Il permission email marketing

Tramite un’accurata gestione dei propri canali di comunicazione è possibile seguire ed accompagnare il consumatore lungo tutto il suo percorso di conversione.

Abbiamo visto che touchpoint, quali social media e motori di ricerca, sono fondamentali per intercettare l’utente e avere con lui un primo contatto; come i contenuti creativi che vengono veicolati, se ben costruiti, sono la leva per incuriosire i soggetti ed indurli a compiere un’azione; quanto la presenza di un modulo di contatto sui profili aziendali principali o su possibili LP è il modo ideale per generare lead e avviare, grazie al consenso, un rapporto trasparente con il potenziale cliente.

Una volta nata questa relazione, come la si può mantenere nel tempo?

Il permission email marketing è la strategia che, basandosi sul permesso preventivo dato dal cliente al momento dell’inserimento dell’email tra i dati inviati all’azienda, permette alle aziende di creare con il lead un flusso comunicativo attivo periodico, che non sia però eccessivamente intrusivo.

Un retailer internazionale operante nel settore dell’ottica, ad esempio, avendo ricevuto il consenso dell’utente a ricevere informazioni in merito alle offerte in corso, potrà utilizzare il Direct Email Marketing per comunicare con lui ogni qualvolta ci saranno delle novità interessanti o per informarlo dei nuovi saldi in arrivo.

In merito al permission marketing esempi possibili se ne possono fare moltissimi, ma in questa sede vogliamo chiarire quanto questa strategia sia fondamentale per i brand che mirano ad ottenere contatti di qualità, particolarmente interessati ai prodotti o servizi offerti dall’azienda e propensi a diventare dei loro clienti fedeli.

Con la combinazione dei migliori strumenti di marketing e grazie alla collaborazione con aziende specializzate nel performance marketing, come Ediscom, ottenere successo nel propri business è possibile. Per conoscere più nel dettaglio le tutte le soluzioni messe a disposizione dalla nostra azienda, nel pieno rispetto del GDPR e del permission marketing, non esitare a contattarci!
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