Brand activism: come comunicarlo efficacemente

Essere economicamente, politicamente e socialmente attivi è una delle richieste basilari del business odierno.

Mentre in passato la brand awareness di un’azienda si costruiva intorno al prodotto e alle sue caratteristiche oggi, in un mercato ad alta concorrenza, la promozione della sola proposta di valore non è più sufficiente. Ciò che risulta necessario, invece, è la partecipazione dell’impresa a tutta una serie di iniziative che hanno lo scopo di favorire il bene comune.

Nel contesto attuale, quindi, l’organizzazione non è più vista semplicemente come un “attore commerciale”, ma promotrice attiva dei cambiamenti impellenti richiesti dalla società moderna.

Data l’importanza che tutto questo riveste per i consumatori; quali sono lesoluzioni di marketing più efficaci che le aziende possono sfruttare per diffondere il proprio Brand Activism?

Lo vedremo nei prossimi paragrafi. Dopo una breve spiegazione del termine, ne chiariremo i vantaggi e definiremo quali sono gli strumenti più performanti per comunicare all’audience il proprio impegno verso cause di rilevanza comune.

Rendersi parte attiva delle trasformazioni necessarie a risolvere i problemi contemporanei emergenti, significa per un’azienda dare voce al proprio Brand Activism. Questa locuzione si traduce in italiano come “Attivismo del brand” e viene utilizzata per descrivere la volontà e l’impegno delle imprese nei confronti di tutte quelle cause sociali, politiche, culturali ed economiche care alla comunità.

Con la presa di posizione su specifici temi, quindi, l’organizzazione si pone come promotrice del cambiamento, assumendosi la responsabilità di partecipare al raggiungimento del bene comune.

In questo senso, come afferma in Brand Activism Kotler, il coinvolgimento dell’azienda deve andare oltre la semplice dichiarazione dei propri intenti e manifestarsi, invece, attraverso l’azione concreta. Cosa significa?

Un’impresa che crede davvero all’importanza di temi, oggi particolarmente rilevanti, come la tutela dei diritti umani o la salvaguardia ambientale, per essere parte attiva del cambiamento non può semplicemente promuovere i valori cari al sociale, ma deve adoperarsi per rendere effettiva la trasformazione. In che modo? Partendo dall’interno della propria azienda, modificando cioè il proprio approccio strategico al business nei confronti, innanzitutto, di chi lavora nell’organizzazione e, successivamente, estendendolo all’esterno verso i clienti e gli stakeholders.

Il Brand Activism, quindi, si concretizza in primo luogo con il miglioramento della qualità di vita dei propri dipendenti, i quali (come abbiamo visto nell’articolo dedicato all’employer branding) sono i principali Ambassador dell’impresa, ed in contemporanea della società. Al centro di ogni operato, pertanto, ci sono le persone e il loro benessere.

Da come si può intuire da quanto detto fin qui, il Brand Activism consiste nel trasformare la propria visione e prospettiva di business da marketing-driven a society-driven, ma quali sono i vantaggi di tale cambiamento?

Il primo tra tutti è la differenziazione dai competitor. Il mercato è un contesto molto affollato, in cui riuscire ad emergere può essere complicato. Grazie all’impegno nei confronti di una causa sociale, però, l’azienda non solo può arricchire il valore della propria offerta, ma anche migliorare il posizionamento del brand nella mente dei consumatori.

A questo si aggiunge anche la fidelizzazione dei clienti, che continua a rimanere un importante obiettivo strategico per i brand che vogliono ottenere successo nel lungo periodo. Questa si basa, da sempre, sul riconoscimento dei consumatori nei valori aziendali e sulla soddisfazione che l’organizzazione è capace di garantire con la propria offerta. Attraverso il Brand Activism, quindi, l’impresa ha la possibilità di dare maggiore concretezza ai propri intenti; questo le permetterà di far sentire i clienti al centro delle proprie iniziative, i quali saranno portati naturalmente ad accrescere il senso di lealtà nei confronti dell’azienda.

Tra le opportunità di questa prospettiva di business, inoltre, rientrano tutti i vantaggi propri dell’employer branding, come: il miglioramento della propria reputazione presso un pubblico ampio di utenti e il risparmio in termini di comunicazione esterna. Un brand che lavora per garantire una buona qualità di vita dei propri dipendenti e un ambiente professionale piacevole è in grado di ottenere dai suoi collaboratori coesione e fedeltà. Questi, sentendosi gratificati, tenderanno spontaneamente a diffondere informazioni positive sul brand presso la propria cerchia amicale e familiare, contribuendo così ad ampliare l’awareness dell’organizzazione e a migliorarne la reputazione.

È bene chiarire comunque che, come ogni strategia di business, anche il Brand Activism può portare con sé alcune insidie e minacce, come la scelta di sostenere cause sociali non pertinenti alla propria immagine aziendale; fattore che può portare ad un’incongruenza nella comunicazione, al brand washing e, di conseguenza, al deterioramento della propria brand reputation.

Questi sono alcuni dei principali motivi per cui è necessario sviluppare progetti di business coerenti all’identità dell’impresa e avviare campagne di Brand Activism in linea con i valori dell’azienda, per riuscire ad ottenere così un elevato successo e l’effettiva attuazione del cambiamento richiesto dalla società moderna.

Come fare? Lo vediamo nel prossimo paragrafo.

Nel mercato attuale si sente spesso parlare di brand italiani e attivismo. Questo accade perché, oggi, sono molte le aziende che cercano di impegnarsi, anche nel nostro paese, in cause di rilevanza sociale, con l’obiettivo di garantire una buona qualità di vita e un benessere generale a tutti.
Chi decide di assumersi questa responsabilità nei confronti del bene comune, però, in che modo può comunicare il proprio attivismo?

Per il Brand Activism esempi di strumenti promozionali efficaci se ne possono fare molti. Tra quelli più performanti rientrano il native advertising e il direct marketing, declinato nelle sue diverse forme (DEM, newsletter ed SMS).
Per ottenere un reale successo dall’utilizzo di queste soluzioni, comunque, è sempre consigliato affidarsi ad aziende competenti e con una lunga esperienza nell’ambito della creazione di campagne a performance.

Ediscom, digital company attiva da oltre vent’anni nel digital marketing, mette a disposizione dei suoi partner numerosi canali, tra i più efficaci e performanti, per comunicare la propria presa di posizione su temi di natura sociale, culturale ed economica.

Attraverso il native advertising Ediscom, ad esempio, l’azienda cliente è in grado di impattare su enormi porzioni di pubblico. In che modo? Attraverso annunci cross device poco invasivi. Si tratta di creatività che, essendo declinabili in diversi formati (testo, video e immagine), riescono ad integrarsi perfettamente con i contenuti della pagina di navigazione dell’utente, non interrompendone così la fruizione.
Grazie a questa soluzione, quindi, l’impresa ha la possibilità di incuriosire un ampio target e aumentare la visibilità sulle proprie iniziative per il bene comune.

Per rendere ancora più efficace la diffusione del coinvolgimento dell’organizzazione come promotrice attiva dei cambiamenti impellenti, Ediscom integra alla pubblicità nativa altri strumenti di digital marketing, come le DEM, le newsletter e gli SMS.
Ogni canale può essere utilizzato per creare engagement ed interesse su diversi pubblici, oltre che essere impiegato per scopi differenti.

Il Direct email marketing è la soluzione ideale per promuovere il proprio impegno nel sociale presso una specifica audience. Tramite la creazione di contenuti creativi custom, infatti, il nostro partner può intercettare il proprio pubblico di riferimento e renderlo partecipe delle iniziative intraprese.

Un’azienda produttrice di bevande energetiche, ad esempio, potrebbe cercare di favorire una maggiore sostenibilità ambientale, realizzando packaging riciclabili e coinvolgendo il proprio pubblico attraverso l’invio di DEM personalizzate, che incentivino l’acquisto di tali beni tramite l’inserimento di leve economiche, come lo sconto.

Le newsletter, dal canto loro, possono avere un forte impatto quando si tratta di fidelizzare i clienti già acquisiti o migliorare il senso di appartenenza all’organizzazione da parte dei propri dipendenti.

Grazie all’invio periodico di email informative sui valori del brand, sulle sue credenze e sull’importanza di prendere parte alla trasformazione del mondo attuale, i collaboratori e gli stessi consumatori tenderanno: a rafforzare la propria lealtà nei confronti del brand; a riconoscersi nella vision e mission aziendale e a dare voce ai principi positivi che l’impresa è in grado di trasmettere.

L’SMS, infine, essendo uno strumento poco invasivo e con un tasso di apertura prossimo al 100%, è in grado di raggiungere elevate performance. Il partner Ediscom, grazie all’integrazione di questo canale all’interno delle campagne multichannel, può intercettare in maniera diretta il proprio pubblico ed informarlo del proprio attivismo su temi di importanza collettiva.

Un’azienda no profit che sostiene i diritti umani e vuole incentivare le donazioni, ad esempio, può sfruttare i vantaggi dell’SMS marketing per inviare messaggi promozionali con shortlink, che rimandano alla landing page dedicata. In questo modo: coinvolgerà un pubblico realmente interessato alle sue iniziative; otterrà denaro da investire nelle sue cause e farà sentire parte integrante di queste gli utenti che hanno contribuito con la loro offerta.

Affidarsi ad aziende specializzate nella realizzazione di campagne a performance come Ediscom, pertanto, può essere vantaggioso quando si intende diffondere, internamente ed esternamente all’organizzazione, il proprio Brand Activism ed incentivare così l’awareness dell’impresa, oltre che la creazione di una buona reputazione.

Se sei interessato a sapere di più sulle soluzioni Ediscom adatte al tuo progetto di marketing, contattaci!