Per analizzare i consumatori digitali italiani, sono stati utilizzati tre parametri:
I
touchpoint, vale a dire le varie tappe della customer journey, utilizzate dalle aziende per convincere gli utenti a realizzare l’acquisto;
Il
canale utilizzato per concludere l’acquisto;
I
trigger, cioè gli eventi che hanno convinto l’utente a finalizzare l’acquisto.
Partendo dal presupposto che il
70% degli intervistati ha realizzato acquisti online, contro il 30% offline, dalla ricerca è emerso che i touchpoint più utilizzati dagli internauti sono i motori di ricerca, primo su tutti Google, i siti comparatori, le recensioni sui forum e sui social, le opinioni dei conoscenti e le vetrine dei negozi.
Parlando di trigger, quindi di azioni che innescano l’atto dell’acquisto dei consumatori digitali italiani, anche in questo caso prevalgono strumenti online, primo su tutti la ricezione di una mail o un sms che informa di uno sconto o una promozione (15%). Un dato che conferma l’importanza della comunicazione diretta del brand con il potenziale cliente, che secondo la ricerca si attesta al 29,2%.
Parlando di
acquisti offline invece, neanche a dirlo, il trigger più consistente è la visita in negozio (36,4%).
Da questi dati si può evincere, quindi, quanto sia importante valorizzare ogni singola categoria di consumatore e
realizzare strategie ad hoc per ognuna di queste. Come affermano infatti, e giustamente, NetComm e MagNews, ogni potenziale cliente è a sé stante e la capacità di brand sta nel saper creare esperienze uniche per ognuno di loro. Tutto questo, senza dimenticare
l’omnicanalità: abituate l’utente digitale all’analogico e quello analogico al digitale.
Di seguito, potete
leggere la ricerca integrale.
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