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Programmi per newsletter: vantaggi e tipologie di utilizzo

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Il direct email marketing è una delle soluzioni più utilizzate per trovare, raggiungere e convertire nuovi potenziali clienti. Le newsletter periodiche, oltre ad assecondare questi obiettivi, risultano anche utili per mantenere un canale comunicativo aperto e fidelizzare i contatti nel lungo periodo.

Per creare una strategia di invio mail, soprattutto quando si tratta di un numero elevato di destinatari, è necessario utilizzare programmi per newsletter adeguati. Esistono in commercio diverse alternative per questo scopo, dai software gratuiti a quelli a noleggio, da quelli per professionisti a quelli per aziende.

Nell’articolo di oggi andremo a vedere i punti di forza di diversi software per newsletter, tramite esempi, e quando conviene investire in una strategia di marketing più ampia, che comprenda anche questo strumento.

Programmi per newsletter: gli elementi chiave

Trovare un software per newsletter adatto a soddisfare tutte le proprie esigenze è uno step fondamentale per la riuscita della propria strategia.

Prima di tutto bisogna distinguere due funzioni separate: il programma per gestire le mailing list e il programma per inviarle. Se nel primo è possibile creare delle liste personalizzate e scegliere con accuratezza i contatti in base a variabili uniche, nel secondo sarà possibile programmare gli invii e controllare che tutti i contatti selezionati ricevano i rispettivi messaggi. Molto spesso queste due componenti sono riunite in un’unica piattaforma, ma si tratta di funzionalità ben distinte, da identificare ancora prima di parlare nel dettaglio delle varie alternative a disposizione.

Allo stesso tempo, prima ancora di creare delle mailing list sarà necessario avere a disposizione un database di contatti, possibilmente verificati, a cui inviare i messaggi. Com’è intuibile, dunque, inviare newsletter non è un processo così immediato, dato che le variabili in gioco sono numerose.

Quali programmi per newsletter considerare? Un esempio

Ipotizziamo che un rivenditore specializzato in condizionatori e impianti per riscaldamento, con diversi store aperti nella stessa città, desideri inviare ai suoi contatti delle promozioni su rimanenze di magazzino e delle anticipazioni sui nuovi modelli di prossima uscita. Per fare ciò, avrà a disposizione diverse opzioni, in grado di assecondare, a vari livelli, tutte le sue esigenze.

Prendendo come primo esempio un software gratuito, quali sono i risultati che tale rivenditore si può aspettare? I limiti immediati di una simile scelta si manifestano subito, ancora prima di inviare: i programmi per newsletter gratuiti, infatti, pongono un limite piuttosto basso al numero di contatti e anagrafiche raggiungibili per ogni invio; mancano inoltre funzionalità accessorie, completa libertà creativa del contenuto e strumenti di analisi e reportistica della performance, utili per monitorare l’andamento degli invii e modificarli in base ai risultati; in secondo luogo, capita frequentemente che tali software inseriscano nei messaggi recapitati dei loghi o dei simboli, usati appunto per indicare lo strumento utilizzato per la campagna. Se per un invio di poche mail quest’ultimo punto ha un’importanza trascurabile, in un’ottica di branding e professionalità il rivenditore del nostro esempio dovrebbe scartare a priori una simile opzione.

Salendo di livello troviamo i diversi programmi per newsletter a pagamento, dotati di diverse opzioni e fasce di prezzo. A differenza dei programmi per newsletter gratuiti, questi sono in grado di fornire gli strumenti necessari al rivenditore per creare mailing list e inviare messaggi personalizzati. Così facendo, questo potrà raggiungere dei contatti potenzialmente in target e proporre loro un contenuto promozionale. Sorpassando i limiti dei programmi gratuiti, sarà possibile per il rivenditore inviare promozioni e anticipazioni ai suoi contatti, raccogliendo contatti e informazioni.

Nonostante tali software risultino soddisfacenti dal punto di vista della user experience e delle performance, mancano di alcuni elementi chiave in grado di differenziare una campagna marketing discreta da una di successo. Utilizzare dei programmi per newsletter permette di coprire con una certa efficienza quell’aspetto comunicativo, ma un lavoro più ampio e strutturato porterà risultati migliori e al contempo più stabili nel lungo periodo.

Andare oltre la semplice newsletter: conviene?

Affidarsi ad una digital company come Ediscom, ad esempio, permetterebbe a questo rivenditore non solo di raggiungere nuovi potenziali clienti con le proprie mail, ma anche di massimizzare il ritorno dell’investimento. In che modo? Selezionando i contatti da un database ampio e segmentato come quello di Ediscom, contenente milioni di contatti, si potrà inviare loro una creatività non solo personalizzata, ma anche ottimizzata in base a decenni di esperienza maturata con clienti in tutti i settori.

Affiancando a tale newsletter anche altre forme di marketing, come un’ottimizzazione SEO o l’acquisto di banner a pagamento su Google, i potenziali clienti potranno essere raggiunti in più touch point, facilitandone l’approccio e la successiva conversione.

Oggi è possibile trovare online numerosi programmi per newsletter, sia gratis che a pagamento, ma per creare contenuti che non solo raggiungano i clienti, ma li attraggano e li fidelizzino, pensare di agire attraverso un solo canale comunicativo come la newsletter non è più sufficiente. Per scoprire i vantaggi del marketing multicanale, della professionalità e dell’esperienza di marketer operanti nel settore da decenni, non esitate a contattarci.
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