La principale distinzione tra i primi due tipi di messaggio risiede nell’obiettivo che questi cercano di raggiungere. L’invio DEM si focalizza sulla proposta di una promozione, correlata ad una call to action specifica: raggiungere e spingere alla conversione nuovi clienti potenziali, guidare gli utenti verso uno store fisico o un e-commerce, oppure aumentare la visibilità tramite un’azione di branding. L’impostazione generale della DEM è considerabile più “
push” dal punto di vista comunicativo, favorendo
messaggi più brevi e diretti e, in un certo senso, guidando l’utente a compiere una specifica azione. A differenza della newsletter infatti, la DEM è il primissimo contatto tra il brand e il potenziale cliente, quindi per ottenere un feedback positivo e la seguente conversione il focus dev’essere molto preciso.
La newsletter, invece, mette
il contenuto al centro del messaggio. Il rapporto che si viene a creare tra utente e brand, grazie a queste pubblicazioni periodiche, è più “naturale”, essendo basato su una dinamica meno strettamente commerciale e legata allo scambio di informazioni utili. Una strategia di invio newsletter ben fatta, esauriente nei contenuti e di semplice consultazione, sarà assolutamente gradita agli utenti destinatari, che nel tempo aumenteranno il loro livello di fidelizzazione e contribuiranno a
migliorare la domain authority dell’indirizzo mail mittente. Rispetto alla comunicazione della DEM qui l’utente è già stato acquisito, o con precedenti campagne o per sua volontà (in seguito ad un’iscrizione autonoma sul form nel sito).
A supporto della newsletter, essendo questa costituita da una serie di messaggi che uniti contribuiscono a creare una sorta di “narrazione”, è possibile
allegare delle follow up mail. Con questo termine si identifica una serie di messaggi che, ad ogni nuova iscrizione, verranno inviati secondo modi e tempi definiti a monte. Si tratta di uno strumento utile per “
mettere in pari” gli ultimi utenti iscritti, che per forza di cose potrebbero aver perso delle informazioni importanti presenti nelle mail antecedenti alla loro adesione. Le mail follow up sono uno strumento da gestire con particolare attenzione, poiché il loro invio potrebbe collidere con la calendarizzazione della newsletter “standard”, rischiando di sovrapporre e/o rendere troppo insistenti gli invii.