Come già anticipato nel precedente paragrafo, per “catturare” la generazione Y è importante elaborare le giuste strategie di Millennials digital marketing. Applicare delle tecniche di marketing adatte per altre generazioni potrebbe risultare, infatti, fallimentare. Occorre, quindi, saper scegliere i giusti canali, che in questo caso specifico sono quelli digitali. Campagne di marketing come quelle dei coupon su supporto cartaceo al supermercato, per esempio, con la generazione Y sarebbero destinate inevitabilmente all’insuccesso.
Dal momento che stiamo parlando di nativi digitali, ne consegue che il focus dovrà essere calibrato soprattutto sull’esperienza mobile. Stiamo infatti parlando di un target che, più di altri, usa di più la tecnologia digitale rispetto al passato, tanto che tutti oggi possiedono e sanno utilizzare uno smartphone. Da qui la necessità di realizzare contenuti specifici per il mobile con campagne focalizzate sul Millennials digital marketing, senza trascurare la creazione di contenuti video e social per la loro diffusione capillare.
I Millennials sono la prima generazione a essere influenzata dai social media, occorre quindi tenerne conto nell’ottica di creare, ad esempio, content mirato da caricare su un canale Youtube dedicato.Per realizzare campagne vincenti di
content marketing Millennials è anche importante sincerarsi che vi siano i cosiddetti UGC (User Generated Content), ovvero contenuti generati dagli utenti.
Il motivo? Secondo alcune ricerche, i Millennials scelgono sempre, o quasi, di fidarsi di fonti che provengono dai loro pari. Tra gli UGC possiamo annoverare semplici aggiornamenti di stato sui social, ma anche post nei blog e tutti quei contenuti pubblicati da utenti non professionisti. I Millennials, infatti, si fidano degli UGC come, se non di più, dei contenuti professionali. Alla luce di tutto ciò, per elaborare
strategie di marketing efficaci è essenziale adottare un
Tone of Voice mirato. Solo così diventerà possibile aumentare i volumi di vendita o le visite in modo rapido e convincente. Nel caso della generazione Y, potrebbe essere utile utilizzare un tono di voce colloquiale e non troppo tecnico, ma senza rischiare, all’opposto, un registro troppo basso.
Infine, stiamo parlando di persone che sanno perfettamente come usare la tecnologia per trovare quello che vogliono. Meglio quindi adottare strategie comunicative in grado di andare dritte al punto (Less is More) e preferire di gran lunga i contenuti visivi a quelli scritti. Tutte queste strategie sono ovviamente orientate a generare una risposta diretta da parte degli utenti in base a risultati ottenuti.