Indicativamente da metà degli anni ’90, il format proposto dalla maggior parte degli operatori di marketing, quello del costo stipulato in base alla singola acquisizione (CPA), è risultato sempre più allettante per gli investitori. Il potenziale di questa formula è facilmente intuibile: dovendo pagare solo a risultato ottenuto, per gli inserzionisti non era apparentemente presente alcun rischio nell’investire. Tuttavia, con la rapida crescita del settore, problemi come le frodi, i dati inaffidabili e una mancanza generale di trasparenza hanno trasformato l'industria in una delle aree meno regolamentate del marketing digitale.
Da questa situazione di relativa anarchia, i performance marketers hanno dovuto rivedere più volte le proprie strategie per rispondere ai cambiamenti del settore, tra cui:
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Modifiche normative: restrizioni per l'email marketing, GDPR, blocco dei cookie da parte dei browser Internet
come Safari e Chrome
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L'ascesa dei social media e degli "influencers": i marketers si stanno sempre più avvicinando al mercato dei social influencers, seguendo il pubblico e ricercando modi per rendere i risultati maggiormente misurabili
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Nuovi tipi di campagne: alcuni dei parametri elencati in precedenza sono relativamente nuovi: tra i più recenti abbiamo il costo per installazione mobile (CPI) per applicazioni Mobile ed il costo per lead (CPL) per la lead generation.
A partire dal biennio 2010-2011, il mondo del performance marketing ha iniziato a vedere un processo costante di evoluzione, a tutto vantaggio degli investitori e dei professionisti di settore. Alcune soluzioni come la
segmentazione delle campagne (volendo approfondire questo argomento rimandiamo
al nostro articolo in merito) e lo
sfruttamento di soluzioni tecnologiche nuove (come il real-time marketing e l’analisi dei dati migliorata), hanno iniziato ad essere sempre più prese in considerazione, fino a diventare imprescindibili.
Nel momento in cui l'industria si è spostata verso la focalizzazione sui dati e sull'ottimizzazione, gli esperti di marketing si sono accorti di quanto facesse la differenza, a livello di ROI, agire in prima istanza sull’
ottimizzazione dei dati a disposizione. A tale scopo, la presenza di solide piattaforme in grado di fornire l'infrastruttura per tracciare l’andamento di una campagna, dal primo clic alla conversione finale e ogni punto di contatto intermedio, si è rivelata fondamentale. Nel tempo, il mercato si è accorto di come
implementare la tecnologia non fosse più una scelta, ma una
necessità.
L’insieme di queste circostanze, unito all’esplosione del mercato mobile, ha portato il performance marketing alla situazione che conosciamo oggi.