Strumenti

Account bloccato: possibili cause e tutte le soluzioni

Richiedi info sulle soluzioni DEM!
Avere un account bloccato di posta elettronica a causa dello spam è un’eventualità che qualsiasi organizzazione o azienda dovrebbe cercare, con ogni mezzo possibile, di evitare. Come molti sicuramente già sapranno, per spam si intende l’invio a un gran numero di destinatari di contenuti pubblicitari non richiesti. Sarà capitato a tutti di trovarsi la propria mail letteralmente sommersa da messaggi a carattere commerciale e ogni azienda deve fare di tutto per non finire nella lista nera contatti e vedersi l’account bloccato per spam.

Con una casella email bloccata, infatti, un’azienda rischia di vanificare ogni sforzo di business, non conseguendo i risultati sperati. Nei prossimi paragrafi cercheremo di capire in che occasioni si rischia l’account email bloccato, quali sono le conseguenze e anche quali sono le strategie da mettere in campo per evitarlo.

Cosa significa avere l’account bloccato per spam?

Come abbiamo già avuto modo di spiegare in un nostro vecchio articolo sui rischi legati al finire nella lista nera contatti, avere la casella email bloccata rischia di vanificare ogni campagna di comunicazione da parte di aziende o organizzazioni. Una realtà che ha l’account bloccato, infatti, non riuscirà a raggiungere i suoi destinatari. Ciò può avvenire per diversi motivi, tra cui il principale è quello di essere stati segnalati per spam. La lista nera contatti è un elenco pubblico dove gli utenti possono inserire le anagrafiche di soggetti che utilizzano tale pratica. Le aziende non possono ignorare l’esistenza di tale blacklist, ancor più che esservi presenti certifica una bassa reputazione dovuta, per l’appunto, all’aver messo in campo comportamenti poco idonei come lo spam. Con un account email bloccato, in sostanza, le aziende si vedranno limitare moltissimo le possibilità di interazione, tutto questo per non parlare del danno di immagine e di credibilità del brand.

Come funziona la lista nera?

Il modo migliore per abbattere il rischio di vedersi l’account bloccato è quello di evitare pratiche rischiose, come lo spam selvaggio. Quando si attuano strategie di email marketing senza affidarsi a professionisti proprietari di un ricco database anagrafiche come Ediscom, il rischio è quello di inviare contenuti a persone non interessate, che potrebbero effettuare l’iscrizione dell’IP del mittente alla lista nera. Un account bloccato inserito in lista nera potrebbe, quindi, causare seri danni all’azienda, dal momento che diventerebbe impossibile per le email raggiungere i destinatari. Questo significa che, per errori evitabili, si rischierebbe di vanificare intere campagne di marketing online finalizzate ad aumentare le vendite. Le blacklist, o liste nere, si basano su due diversi criteri che sono: il nome di dominio e l’indirizzo IP. Vengono create dagli ISP (internet service provider) di posta elettronica come Gmail o Outlook, e vengono costantemente aggiornati proprio per rendere difficile la vita ai mittenti che inviano contenuti pubblicitari in modo indiscriminato.

Ma, in dettaglio, come funziona l’inserimento in una di queste liste? Il destinatario di una mail ha la facoltà di segnalare il mittente del messaggio come spam al proprio email server, così da vedersi tutelato e non ricevere più, in futuro, comunicazioni da questo indirizzo. Infine, si rischia un account bloccato per spam anche inviando un messaggio di posta elettronica a quella che viene definita una “spamtrap”, ovvero una casella di posta elettronica creata espressamente con la finalità di individuare mittenti che inviano posta non desiderata. A realizzare e utilizzare queste spamtrap, sono soprattutto i fornitori di blacklist e il rischio di finirci, per un’azienda, può avere delle conseguenze disastrose. L’unico modo per azzerare il rischio è quello di pensare a delle campagne marketing DEM ed SMS personalizzate sulla base delle necessità effettive della clientela, magari affidandosi a professionisti come Ediscom.

Evitare il rischio di account bloccato: le soluzioni di Ediscom

Visto e considerato che un account email bloccato per spam rappresenta un rischio serio per un’azienda, come fare per evitarlo? Il consiglio è quello di non improvvisare delle campagne email marketing senza averne le competenze e senza affidarsi ai database proprietari di Digital Company come Ediscom, da anni attive nel settore. L’unico modo che si ha per non farsi identificare come spam dai destinatari delle campagne è quello di sviluppare una strategia di marketing dettagliata, considerando seriamente le esigenze del target di riferimento. Sarà, quindi, opportuno, realizzare annunci il più possibile personalizzati, e per riuscirci è essenziale conoscere molto bene il bacino di potenziali clienti a cui si intende rivolgere.

In quest’ottica, Ediscom ha collaborato in passato con una nota catena di articoli sportivi, che aveva l’esigenza di aumentare le proprie vendite e la propria brand reputation. La nostra digital company, dopo una puntuale analisi delle esigenze del cliente e degli obiettivi da raggiungere, ha attinto dal proprio database marketing proprietario per ideare un piano personalizzato in grado di valorizzare il brand e di rispondere, esattamente, alle domande dei target. In quest’ottica, Ediscom ha selezionato accuratamente nel suo database i contatti a cui inviare i contenuti pubblicitari. Il modo migliore per evitare un account bloccato a causa di spam è quello di scegliere le anagrafiche giuste, in questo caso quelle di genitori di bambini in età scolastica e di ragazzi e ragazze che sono iscritti all’università. La scelta minuziosa delle anagrafiche, operata all’interno di un database completo di dati raccolti nel pieno rispetto della privacy, ha consentito di attuare una campagna rivolta unicamente a utenti in target.

Ciò ha permesso di ridurre in modo sensibile il rischio di vedersi l’account bloccato, massimizzando nel contempo il tasso di conversione. Infine, Ediscom garantisce che tutti i numeri e gli indirizzi email presenti nel suo database vengono verificati periodicamente, evitando così il rischio che vengano inviati messaggi pubblicitari a contatti ormai inattivi, e quindi di finire in lista nera. Se sei interessato a minimizzare i rischi di spam e di finire in blacklist grazie alle anagrafiche Ediscom, non esitare a contattarci!
Richiedi info sulle soluzioni DEM!