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KPI esempi pratici: definizione ed importanza nel performance marketing

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In ambito marketing, oggi, per poter prendere delle decisioni strategiche ed operative efficaci è necessario basare le proprie attività promozionali sulla raccolta e l’analisi dei dati.

Questi hanno l’importante funzione di rendere ben chiaro all’azienda di riferimento il contesto in cui opera, l’andamento delle proprie campagne, i risultati che sono in grado di generare e, eventualmente, suggerire azioni di business alternative per raggiungere il successo.

Partire da strategie di marketing data driven, quindi, può aiutare le aziende ad anticipare le mosse del mercato e ottenere un certo vantaggio competitivo sui concorrenti.
Da qui nasce l’importanza di definire in anticipo gli indicatori di performance più adeguati al proprio business e saperli analizzare sulla base degli obiettivi da conseguire.

Nei prossimi paragrafi vedremo per i KPI esempi pratici e, partendo da una loro breve definizione, capiremo perché sono così importanti. A differenza di altri articoli non ci soffermeremo sugli esempi di calcolo KPI, cercheremo di fornirvi una panoramica più generale.

KPI: una breve definizione

Uno dei principali vantaggi che da sempre contraddistingue il digital marketing e lo differenzia da quello tradizionale è la possibilità di ricavare un gran numero di dati specifici sulle campagne e poterli analizzare per definire risultati e strategie di business ad hoc.

I KPI rientrano tra questi e svolgono un ruolo fondamentale nel monitorare i processi e progressi aziendali.

Nello specifico l’acronimo sta per Key Performance Indicators, ovvero “indicatori chiave di prestazione”. Si tratta di metriche che hanno la funzione di specificare il livello di raggiungimento e l’efficacia con cui un’impresa consegue i propri obiettivi.

A seconda, quindi, di quelli che sono gli scopi ultimi del brand è necessario individuare i KPI più opportuni a monitorare l’andamento e le prestazioni delle proprie attività.

KPI: esempi pratici

Di esempi di KPI se ne possono fare davvero molti; in questo paragrafo ci centreremo in particolar modo su alcuni di questi e, nello specifico, su quelli considerati indispensabili per aziende che intendono operare nell’ambito del marketing, della promozione e delle vendite.

Tra le prime metriche da citare rientrano, sicuramente, il CPL o Cost per Lead e il CPA o “Cost per Acquisition”. Entrambi sono fondamentali nel caso di campagne basate sulla lead generation, ovvero sull’ottenimento di nuovi contatti da poter gestire e convertire, attraverso specifiche soluzioni di marketing, in clienti effettivi dell’azienda.

Il primo sta ad indicare il costo corrisposto dall’inserzionista per ogni singolo soggetto che si è convertito in lead compilando un form o iscrivendosi alla newsletter. Il secondo determina, invece, il costo sostenuto per ogni azione effettuata dall’utente, in base all’obiettivo della campagna (ad esempio un acquisto).

La loro importanza, pertanto, è abbastanza evidente: definire l’importo economico necessario per generare e convertire i propri contatti in acquirenti. Valore che se rapportato al Customer Lifetime Value, cioè al valore effettivo che un determinato cliente può generare per l’impresa durante la durata complessiva del suo rapporto con essa, permette di definire se la propria strategia promozionale e comunicativa è effettivamente sostenibile o meno.

A questi indicatori se ne aggiungono ulteriori, altrettanto importanti: il Click-through Rate e il Conversion Rate.

Il CTR è la metrica che consente di misurare l’efficacia e le performance effettive ottenute dalle proprie campagne di digital marketing. Questa si ottiene dal rapporto tra il numero di click ottenuti da un determinato annuncio e la quantità di impression da questo generate, ovvero le volte in cui l’inserzione è stata mostrata al target di riferimento.

Saperla calcolare, quindi, genera un notevole vantaggio per le imprese, in quanto hanno la possibilità di valutare dettagliatamente le proprie attività online e, eventualmente, massimizzarle se i risultati ottenuti non sono quelli desiderati.

All’interno dei KPI esempi pratici, il Conversion Rate definisce, invece, la percentuale di visitatori unici che, attraverso un’azione specifica, completano l’obiettivo della campagna. Questo valore si ottiene dal rapporto tra il numero di conversioni ricevute e la quantità di click unici sull’annuncio ed è fondamentale per comprendere l’efficacia della propria inserzione. Nel caso in cui la percentuale ottenuta fosse bassa, è molto probabile che qualcosa all’interno della propria campagna vada ottimizzato, come un form particolarmente lungo e complesso o una comunicazione poco chiara.

Da come visto fino a qui, di esempi KPI marketing se ne possono fare davvero molti, tanto che a questi potremmo aggiungere anche: il CPI (Costo per Impression), fondamentale se lo scopo primario dell’azienda è incentivare la propria Brand Awareness; il CPM (Costo per Mille) se il pagamento per il numero di visualizzazioni uniche ottenute dall’annuncio viene effettuato su mille impression; il CPC (Costo per Click), indicatore basilare se l’obiettivo è portare traffico sul proprio sito, blog o e-commerce.

Si tratta, quindi, di tutta una serie di indicatori il cui fine primario è misurare concretamente le performance dell’impresa e offrire così risultati reali, da cui poter partire per la creazione di campagne sempre più personalizzate e strategie di business ad alto rendimento.

KPI esempi pratici: l’importanza di affidarsi ad aziende competenti

Considerando i KPI esempi pratici sopra citati è facile intuire quanto la loro conoscenza e la capacità di saperli calcolare possa generare un importante successo per le aziende e aiutarle, oltre che nella creazione di campagne ad hoc, nell’ottenimento di un ROI elevato.

La domanda che, a questo punto, viene spontaneo porsi è: come possono le imprese gestire con cura simili metriche e raggiungere allo stesso tempo gli obiettivi di business sperati?

Affidarsi ad aziende competenti e specializzate nel settore del web marketing, come Ediscom, è la scelta migliore.

La nostra digital company da oltre vent’anni si occupa della realizzazione di campagne a performance e, grazie all’utilizzo degli strumenti di business più efficaci, è in grado di offrire soluzioni multicanale per raggiungere gli scopi prefissati, portando risultati concreti al proprio partner.

In particolare, in seguito ad un attento ascolto dell’esigenze del cliente e alla realizzazione di un progetto di marketing personalizzato, Ediscom costruisce un percorso sinergico con questo e lo accompagna fino al raggiungimento dei risultati e all’analisi delle performance.
Quest’ultima fase si rivela essere fondamentale per la messa in atto di una strategia che risulti efficace. Una volta sviluppata e avviata la campagna, un team di esperti si occupa di studiarne con cura l’andamento, ne raccoglie i dati, li monitora e, tramite l’utilizzo di tool all’avanguardia, si dedica alla loro analisi.

Se dal tracciamento emerge qualche incongruenza, Ediscom si occupa dell’ottimizzazione della campagna in tempo reale e utilizza le informazioni ottenute, che verranno fornite al cliente attraverso specifici report, per massimizzare anche gli annunci futuri.

Il risultato di un’attenta valutazione come questa sarà la diffusione di inserzioni studiate ad hoc, altamente personalizzate e capaci di raggiungere notevoli prestazioni, garantendo al cliente la riduzione di tempi e costi a vantaggio di un alto ritorno sull’investimento.

Se vuoi conoscere più nel dettaglio le soluzioni di performance marketing di Ediscom, contattaci!
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