Quando ci riferiamo ad un report, intendiamo la stesura di un documento informativo in cui vengono riportati in maniera chiara e fedele tutti i dati ottenuti con la propria campagna promozionale. Questo deve essere pensato a partire dagli obiettivi di business che un’impresa si prefigge di conseguire, in quanto è sulla base di questi che è possibile valutare se la strategia attuata ha raggiunto i risultati attesi.
La creazione di un resoconto finale, quindi, risulta essere fondamentale per
definire il successo o meno della propria comunicazione promozionale, anche nel caso di attività orientate all’
acquisizione di nuovi contatti.
Il
lead generation report, infatti, è lo strumento grazie al quale è possibile conoscere nel dettaglio il numero di utenti che, una volta intercettati e incuriositi, hanno deciso di lasciare i propri dati al brand. In base alle informazioni raccolte con la campagna sarà, pertanto, possibile
definire le performance raggiunte,
i tassi di conversione che è stata in grado di ottenere e
i costi richiesti per la generazione di ogni singolo lead.
Per costruire un resoconto dettagliato e completo su questa tipologia di soluzione, però, è necessario conoscere le
metriche di analisi della lead generation, utili a monitorarne e tracciarne l’andamento.
Tra le più importanti rientrano: il
Cost Per Lead, il
Conversion rate, il
Leads Per Channel, il
Sales Cycle Time e, infine, il
Cost Per Acquisition.
La prima, ovvero il
CPL, misura l’efficacia della campagna di lead generation in base al costo medio per l’acquisizione di ogni singolo lead. Si ottiene, infatti, dal
rapporto fra l’importo pubblicitario speso e il numero di contatti generati, calcolo dal quale è possibile definire se la strategia intrapresa è sostenibile e può portare al successo.
Il
Conversion Rate, di cui abbiamo parlato in un nostro articolo, consiste nella
percentuale di utenti che, rispetto al totale dei visitatori, si sono convertiti lasciando i propri dati all’azienda. Si tratta di una metrica fondamentale da considerare all’interno del lead generation report in quanto, sulla base del risultato raggiunto, è possibile lavorare sulla sua ottimizzazione. Ricordiamo, infatti, che con l’aumento della quantità di persone che arrivano nella pagina di destinazione è possibile ottenere, a parità di costo, la crescita del numero di lead, dato che il click sull’annuncio è già avvenuto.
Il
Leads per Channel, invece, consente di avere un’idea piuttosto chiara sui
canali in grado di convertire maggiormente. Fattore indispensabile per valutare un’adeguata distribuzione del budget verso touchpoint con performance più alte.
Il
Sales Cycle Time è una metrica spesso sottovalutata all’interno della lead generation analisi. In realtà, è indispensabile, poiché
indicando il tempo che un contatto impiega nel trasformarsi in cliente effettivo dell’azienda, consente ai brand di fare delle previsioni sui risultati ottenibili attraverso altre campagne.
In fine, il
Cost per Acquisition che non va confuso con il Cost per Lead, dato che a differenza di quest’ultimo non misura il costo medio della generazione di un lead, ma l’
importo che un business deve sostenere per l’acquisizione di un nuovo cliente.
Per la costruzione di un lead generation report che risulti completo e utile, al fine di definire con chiarezza il valore della propria strategia e la sua efficacia, è pertanto necessario tenere in considerazione queste metriche, valutarne nel tempo i cambiamenti e definirne le percentuali. Il risultato è la possibilità di riuscire a massimizzare al meglio il successo della propria attività di marketing.