Per capire al meglio la dinamica del pay per lead, porteremo alla vostra attenzione alcuni esempi, in cui sarà possibile distinguere i ruoli delle diverse parti coinvolte e come le loro esigenze vengano pienamente soddisfatte da questa soluzione.
Il nostro primo esempio prenderà in considerazione
il settore del Food Marketing: ipotizziamo dunque che un’azienda produttrice di vini biologici desideri raggiungere e impattare un target ben definito di utenti attraverso promozioni dedicate.
Questa, grazie agli strumenti e alle competenze che un’azienda come Ediscom può offrire, potrà ottenere attraverso un’operazione pay per lead contatti immediatamente disponibili e interessati, pronti a completare la loro conversione e a procedere all’acquisto di suddetti vini.
In che modo la campagna potrà raggiungere questi utenti, trasformarli in lead e condividerli immediatamente con l’azienda vitivinicola? Tramite strumenti dedicati come il
Direct Email Marketing.
Inviando mail personalizzate ad un bacino di utenti in target, a partire dal database Ediscom, sarà possibile individuare quali tra i contatti scelti nutrano un interesse nei confronti dei prodotti venduti, in questo caso i vini biologici. Coloro che mostreranno il loro coinvolgimento verranno, una volta acquisiti,
inoltrati all’azienda produttrice, che si premurerà di ricontattarli per la promozione di offerte a loro dedicate.
Se i lead venissero acquisiti, ad esempio, attraverso campagne di
SMS Marketing? Uno strumento così versatile risulta particolarmente efficace in settore come l’automotive e il finance, dove la comunicazione con gli utenti avviene tramite procedure definite.
Consideriamo ad esempio
una rete di concessionari auto che, desiderosa di attirare nuovi clienti nel suo store di nuova apertura, decida di dare il via ad una campagna di pay per lead attraverso SMS dedicati. Invitando gli utenti in target geolocalizzati all’interno di un insieme di CAP definiti, potrà attrarli con messaggi ottimizzati, rimandandoli attraverso un link all’interno del testo ad una landing page; all’interno di questa pagina,
compilando il form necessario, potranno prenotarsi per test drive gratuiti o approfittare di sconti su interventi meccanici come cambi gomme e tagliandi.
Anche il settore finance può sfruttare il potenziale dell’SMS per portare avanti campagne pay per lead performanti. Immaginiamo ad esempio delle
strategie dedicate alla cessione del quinto dello stipendio e ai prestiti personali: quale strumento migliore per contattare, in breve tempo, migliaia di utenti selezionati accuratamente da un database contenente milioni di anagrafiche? Utilizzando le giuste parole e un customer funnel ottimizzato, i tassi di conversione di queste campagne sono molto alti, a tutto vantaggio del cliente e della digital company che si occupa della gestione della comunicazione.
Il pay per lead marketing, infine, può portare risultati anche sotto forma di native advertising. Abbiamo già dedicato un articolo esaustivo su questo strumento, consultabile
cliccando qui.
Settori come
l’ottica e il wellness trovano in questa soluzione una risposta ideale per assecondare le loro esigenze: la proposizione di contenuti attraenti all’interno delle pagine visitate dagli utenti in target attirerà l’attenzione di questi ultimi, che cliccando li consulteranno e, possibilmente, lasceranno i loro dati su un apposito form.
Che si tratti di DEM, SMS o Native, le campagne di pay per lead generation garantiscono
alti tassi di conversione e una raccolta immediata di contatti dall’alto potenziale. Una volta che questi vengono però acquisiti, è possibile verificarne la qualità in modo immediato e oggettivo?