Strumenti

Time on page: scopri di che cosa si tratta e a cosa serve

Richiedi info sulla Lead Generation!
Sapere se il proprio sito web funziona al meglio, o presenta delle criticità, è decisamente importante nell’ottica rendere il proprio business online di successo. A questo fine esistono diverse metriche di riferimento che ci consentono di capire come funziona davvero il nostro spazio web, individuando punti di forza e punti di debolezza su cui lavorare. Il Time on page, permette, nello specifico, di valutare con precisione quanto tempo un visitatore trascorre in una pagina web.

Ma perché questa informazione è così importante? Anzitutto, perché permette di misurare l’engagement, ovvero la capacità di un prodotto o servizio di creare relazioni a lungo termine con gli utenti, e quindi di rendere partecipe il pubblico mediante i contenuti. Un Time on page lungo, ad esempio, indica che i contenuti del sito vengono percepiti dai visitatori come pertinenti e coinvolgenti. Viceversa, un tempo sulla pagina molto breve significa che i contenuti del nostro sito andrebbero migliorati, in quanto non visti come interessanti dagli utenti. Nei prossimi paragrafi vedremo quali sono i fattori che possono influenzare il Seo time on page, suggerendo anche alcune strategie per migliorarlo e soffermandoci sul perché è così importante.

Le metriche/KPI di Google Analytics: perché sono importanti

Uno degli strumenti essenziali quando si parla di analisi dei siti web è sicuramente Google Analytics. Si tratta di un servizio gratuito online, pensato per dare ai visitatori

informazioni e dati finalizzati a valutare il successo delle proprie strategie di digital marketing. Mediante le indicazioni fornite da questo strumento, possiamo comprendere subito se il nostro sito web sta funzionando correttamente o meno. Ed è qui che emerge l’importanza delle metriche, tra cui, appunto, il time on page/tempo medio sulla pagina analytics. Le metriche o (KPI Indicator) sono essenziali per eseguire l’analisi e sono delle misurazioni statistiche quantitative che danno tutta una serie di informazioni su un sito web. In sostanza, i KPI ci permettono di capire quanto siamo lontani o vicini dal conseguimento degli obiettivi che ci siamo prefissati. Ma quali sono? Oltre alle visite, ai visitatori unici, ai visitatori di ritorno e al bounce rate, abbiamo anche il Time on page o tempo medio sulla pagina analytics.

Tempo medio sulla pagina: che cosa indica

Il tempo di permanenza degli utenti su un sito web, o su una singola pagina, è sicuramente una delle metriche più determinanti e rivelatrici tra quelle offerte da Google Analytics. Tale dato, noto come Time on Page, ci indica quanto tempo ha trascorso un singolo visitatore in una specifica pagina. Nel contesto di Google Analytics, il tempo medio sulla pagina è un indicatore essenziale, in quanto vero e proprio termometro dell’efficacia di un sito.

Questa metrica, infatti, non riflette unicamente l’interesse e l’engagement degli utenti nei confronti dei contenuti, ma offre anche dati utili circa la rilevanza delle informazioni. Comprendere il Time on Page, in sintesi, significa avere un dato da cui partire per valutare l’efficienza di un sito, fornendo anche indicazioni concrete su come ottimizzarlo.

Average time on page vs average session duration: differenze

Si discute frequentemente delle differenze tra average time on page vs average session duration. La prima è una metrica che indica il tempo speso dagli utenti su una singola pagina di un sito web. La seconda, invece, misura la durata complessiva del tempo trascorso sul sito web durante una singola sessione. Questo parametro aiuta i proprietari dei siti web a capire quali sono le pagine che catturano l’attenzione dei visitatori per periodi più lunghi e quali, viceversa, non riescono a creare coinvolgimento. Si consideri, tuttavia, che il Time on page non ci dice chiaramente se il visitatore ha letto tutti i contenuti della pagina o se, ad esempio, si è limitato a lasciare la pagina aperta in background.

Seo time on page: come si calcola?

Per calcolare il tempo di permanenza on page dei visitatori bisogna guardare ai timestamp, ovvero una sequenza di caratteri che rappresentano una data e un orario, registrati nel momento in cui l’utente arriva su una pagina web e poi naviga altrove. Il problema si presenta quando si intende calcolare il tempo di permanenza di un potenziale cliente che ha visitato un’unica pagina, questo perché manca un secondo timestamp successivo per un confronto. In pratica, il tempo medio sulla pagina analytics si calcola sottraendo il timestamp della visita iniziale da quello registrato sulla pagina successiva. Il risultato sarà la quantità di tempo effettivamente trascorsa dal visitatore “on page”. Di conseguenza, non è possibile calcolare la durata della sessione per gli utenti che visitano unicamente una pagina, perché manca un punto di riferimento temporale per il calcolo.

Time on page: i fattori che lo influenzano

Ma quali sono i fattori che influenzano il Time on page? Sicuramente un ruolo importante lo riveste la rilevanza del contenuto, ma non bisogna nemmeno sottovalutare altri aspetti quali il design, l’usabilità della pagina e la velocità di caricamento. Un layout molto intuitivo, infatti, può convincere molti visitatori a trascorrere più tempo nel sito, magari esplorando altri contenuti. Attenzione anche alla formattazione del contenuto, con la scelta di elementi visivi accattivanti e magari degli elenchi puntati per catturare l’attenzione. Altrettanto importante sarà poi inserire delle Call to action ben posizionate per convincere gli utenti a visitare anche altri contenuti e sezioni del sito.

Migliorare il Time on page: l’esempio di Ediscom

Un buon modo per aumentare il Time on page, e aumentare di conseguenza anche il coinvolgimento degli utenti, è affidarsi a realtà di grande esperienza nel settore come Ediscom. La nostra azienda è in grado di adottare una serie di azioni finalizzate a migliorare le metriche del tempo di permanenza. Come? Per una nota azienda di elettronica che voleva aumentare l’engagement e Time on page sulla propria pagina web, la nostra digital company ha adottato una strategia variegata che prevedeva la realizzazione di una serie di azioni mirate.

Nello specifico, Ediscom ha realizzato contenuti avvincenti e pertinenti ad hoc, pensando al pubblico di riferimento, e ha migliorato la velocità del caricamento dalla pagina mediante l’ottimizzazione delle immagini e la minimizzazione delle richieste HTTP (messaggi inviati dal client al server per iniziare una certa azione). Per ottenere risultati concreti e duraturi, nell’ottica di offrire agli utenti un’esperienza fluida, ha provveduto anche a migliorare il design della pagina. Infine, ma non meno importante, ha incorporato video ed altri elementi multimediali finalizzati a rendere i contenuti interattivi e coinvolgenti. Come risultato, il tempo medio sulla pagina è aumentato sensibilmente, portando anche a maggiori vendite e a richieste di informazioni!

Se anche tu vuoi aumentare il Time on page e migliorare l’engagement, possiamo studiare delle soluzioni personalizzate, contattaci!
Richiedi info sulla Lead Generation!