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Keyword negative: cosa sono e perché usarle

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Le keywords negative sono un termine molto importante per tutti coloro che si occupano di campagne pubblicitarie. Si tratta di parole chiave a corrispondenza inversa che impediscono che gli annunci pubblicitari della propria azienda vengano attivati con query di ricerca non pertinenti. Le campagne di keyword negative consentono, tra le altre cose, di escludere tutta una serie di termini di ricerca ritenuti non adeguati al proprio prodotto o servizio.

Un esempio pratico su come funzionano potrebbe essere la campagna pubblicitaria di un negozio di abbigliamento femminile che inserisce come keywords negative i termini “uomo” o “maschile”, così da non mostrare gli annunci pubblicitari a persone non interessate. Inutile dire che è essenziale saper come utilizzarle, proprio nell’ottica di massimizzare i risultati delle pubblicità. Google ads negative keywords e altre funzionalità possono dare un grosso aiuto nell’ottimizzare le campagne e migliorare il targeting. Vediamo come!

Come gestire keyword negative Google Adwords

Chi decide di investire in campagne pubblicitarie con Google Adwords deve massimizzare il proprio budget e ottenere il massimo rendimento. Una delle strategie in assoluto più efficaci è quella di utilizzare campagne di negative keywords Adwords, ovvero le parole chiave che indicano al motore di ricerca, Google, di non mostrare gli annunci quando vengono inserite in una query di ricerca dagli utenti. Google Adwords, lo ricordiamo, è una piattaforma pubblicitaria online che consente di gestire annunci pubblicitari testuali e visivi. Questi vengono visualizzati direttamente sui risultati di ricerca e su altri siti web partner, permettendo così di raggiungere un pubblico specifico e di aumentare la visibilità.

Detto in altre parole, con strategie di negative keywords Adwords si segnalano direttamente a Google quelle che sono le parole chiave non rilevanti per il proprio business. Il motivo per cui sono così importanti è che, senza di esse, un annuncio pubblicitario potrebbe apparire a utenti che non sono interessati. Il rischio è che ci sia un basso conversion rate e, quindi, uno spreco del budget allocato per la campagna pubblicitaria. Sapere come gestire keyword negative Google Adwords è essenziale, dunque, per ottenere il massimo ritorno dagli annunci, ma per riuscirci è anche importante sapere come individuarle. A questo fine, occorre prima effettuare un’analisi molto precisa di tutte le parole chiave utilizzate nelle campagne, così da individuare le peggiori, ovvero quelle che generano traffico di scarsa qualità o sono troppo generiche.

Keyword negative: gli strumenti di ricerca e il monitoraggio

Ma come trovare, fattivamente, le keywords negative per migliorare i risultati delle campagne pubblicitarie? La risposta non è semplice perché esistono diversi strumenti molto facili da utilizzare che, con pochi click, permettono di identificare tutte le parole chiave che potrebbero pregiudicare il buon esito delle campagne.

Una volta individuate, queste vanno aggiunte ad AdWords e attentamente monitorate nel tempo. La fase di verifica è altrettanto importante, questo significa che occorre sempre controllare le prestazioni, ed eventualmente apportare delle modifiche. Un valido aiuto per imbastire una strategia keyword negative potrebbe essere Google Analytics, uno strumento molto prezioso che fornisce informazioni sulle query di ricerca degli utenti.

Google Ads negative keywords: quante tipologie ci sono?

Se parliamo di Google Ads, la piattaforma pubblicitaria di Google che permette di creare e gestire annunci online per promuovere siti web, ci sono tre distinte tipologie di Google Ads negative keywords: a corrispondenza inversa generica, a frase o esatta. Nel primo caso, parliamo di parole chiave che impediscono la pubblicazione dell’annuncio nel caso contenga tutti i termini della keyword esclusa, anche in ordine differente. Questo significa che l’annuncio viene visualizzato dagli utenti che effettuano una ricerca che contiene solo alcuni dei termini che compongono la keyword. Nel caso di una keyword negative a frase, invece, parliamo di parole chiave che impediscono la pubblicazione dell’annuncio se la ricerca include i termini della parola chiave nell’ordine corretto. Infine, la parola chiave a corrispondenza inversa esatta impedisce la pubblicazione dell’annuncio nel caso sia uguale alla query di ricerca.

Keyword negative: perché è così importante?

Il concetto alla base dell’uso delle keywords negative è che abbassano il rischio di mostrare gli annunci a gruppi di utenti non in target, con il rischio di impression e click di bassa qualità. Una strategia keyword negative ha diversi benefici per il CTR, ovvero la percentuale di click sugli annunci rispetto alle impression. Si tratta di un parametro molto importante da considerare, in quanto il punteggio di qualità attribuito alla keyword di un annuncio viene influenzato anche dalla percentuale di interazione prevista.

Un CTR basso, dovuto anche alle query non pertinenti, viene interpretato da Google come il segnale di un annuncio poco utile, con un conseguente ribasso del quality score, cioè l’indice che utilizza Google Ads per valutare la qualità e la rilevanza degli annunci e delle parole chiave utilizzate nelle campagne pubblicitarie. Si tratta di un fattore importantissimo perché influisce direttamente sul posizionamento degli annunci e, in parallelo, anche sul costo delle parole chiave. Inoltre, con queste tecniche aumenta la proporzione di utenti che cliccano sugli annunci e che hanno maggiori probabilità di convertirsi in clienti.

La gestione delle keywords negative: il caso di Ediscom

Ediscom è una digital company con anni di esperienza che ha un punto di forza quando si parla di gestione di campagne pubblicitarie: il più ampio database di anagrafiche a livello nazionale. Un rivenditore di articoli sportivi ci ha contattato per migliorare i guadagni derivanti dagli annunci pubblicitari e Ediscom ha eseguito subito dei controlli accurati sulle campagne di Google Ads, individuando le parole chiave generatrici dei click irrilevanti da parte di utenti che cercavano termini non correlati alla sua offerta. Questi click irrilevanti riducevano il CTR, penalizzando il Quality Score e l'Ad Rank della campagna. Non solo, aumentavano il CPC (Costo Per Clic) e il CPA (Costo Per Acquisizione), ovvero il costo medio per ottenere un click o una conversione, riducendo la redditività della campagna.

La digital company a deciso di implementare una strategia keyword negative per eliminare le impression e i click indesiderati. Dopo aver individuato le parole chiave, ha aggiunto questi termini come negative keywords a livello di campagna o di gruppo di annunci, a seconda della specificità e della pertinenza dei termini. Ha, poi, monitorato costantemente le performance della campagna e ha aggiornato la lista delle parole chiave a corrispondenza inversa in base ai risultati e alle nuove tendenze di ricerca. Questa strategia ha portato a un netto aumento del CTR, passato dal 2% a 2,5%, e a una diminuzione del CPC del 15%.

Se vuoi anche tu adottare strategie di keyword negative per migliorare i guadagni derivanti dagli annunci online, contattaci subito!
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