Con un marketing basato sulla narrazione, sulla creazione di una storia e sulla ricerca di un contatto emotivo con il pubblico, si possono raggiungere molti risultati.
Tra i principali obiettivi possiamo trovare indubbiamente
un miglioramento della brand awareness: raccontare il proprio marchio con toni sinceri e facilitando l’immedesimazione del lettore, questo apparirà autentico e degno di fiducia. Pensando ad un qualsiasi prodotto che tutti noi conosciamo, magari legato alla tradizione italiana e al food, non è difficile ricordare almeno due o tre marchi che riprendono in pieno gli stilemi dello storytelling marketing.
Un buon racconto, si sa,
genera nel lettore un coinvolgimento emotivo forte. Se condivisa nel migliore dei modi, una storia è in grado anche di suscitarne la curiosità; dove andrà un potenziale cliente in target, una volta che sarà interessato al brand e vorrà ottenere maggiori informazioni in merito? Sul suo sito web, sul suo blog aziendale o sui canali social. Far coincidere tutti i canali sotto un’unica narrazione, che
rispecchi le esigenze dei lettori e al contempo sappia offrire loro un valore unico e inaspettato, li catturerà immediatamente. In questo senso, strutturare la propria campagna in un’ottica di
inbound marketing sarà fondamentale.
Quando il pubblico viene catturato, raggiunge i canali aziendali online e approfondisce la conoscenza del brand e dei prodotti, rafforzandone i valori positivi, qual è il passaggio successivo? La vendita di questi ultimi.
Lo storytelling marketing è sì uno strumento per raccontare la propria storia e comunicare con il pubblico, ma non bisogna dimenticarsi del ruolo centrale che ha nel raggiungimento ultimo di ogni azienda, ossia
l’aumento delle vendite. Per essere certi di saper sfruttare al massimo questa strategia, però, bisogna utilizzare gli strumenti giusti: vediamoli nel prossimo paragrafo.