Un sito ben strutturato, sia graficamente che a livello testuale, è spesso anche quello più redditizio, a patto che vengano operate le giuste scelte, o per meglio dire, che vengano impiegate strategie mirate specificamente all’ottimizzazione del time on site. Da dove partire?
Offrire contenuti interessanti, utili e pertinenti è il punto di partenza; in un mercato saturo di alternative, in cui l’attenzione dei consumatori è sempre più difficile da mantenere, elementi come immagini e video possono rivelarsi indispensabili per rendere l’esperienza più coinvolgente e prolungare in modo significativo il tempo che questi vi trascorrono.
Da non trascurare sono anche gli
interventi di UX e UI design, con i quali rendere la navigazione agevole ed intuitiva; ciò è essenziale per invogliare l’utente a sfogliare le diverse sezioni, compiere le azioni desiderate e, più generale, migliorare il time on site.
Allo scopo di far conoscere il proprio sito web al target di riferimento, è poi possibile servirsi di diversi strumenti, ad esempio
i social media, la comunicazione direct e il native advertising. Qualunque siano quelli prescelti, la fase di monitoraggio è cruciale per misurare l’efficacia della strategia. Per farlo, esistono diversi tool, come
Google Analytics, con cui effettuare l’analisi tempo trascorso sul sito per ottenere informazioni preziose sul comportamento dei visitatori. A quali dati bisogna prestare maggiore attenzione?
Alle pagine più visitate, a quelle che hanno un tasso di abbandono più alto e alle azioni che gli utenti compiono durante la loro permanenza.
Organizzare e calibrare ogni mossa in tal senso non è, tuttavia, un lavoro semplice; fortunatamente ci sono agenzie specializzate, che supportano le aziende nella pianificazione di strategie su misura e le accompagnano in tutte le fasi. È il caso di Ediscom, digital company che da oltre vent’anni studia e mette in campo soluzioni personalizzate per condurre i propri clienti verso gli obiettivi di business prefissati. Illustreremo ora un esempio pratico.