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Email indesiderate: come evitare che gli invii finiscano in spam

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Sempre più spesso ci si imbatte in email indesiderate che, pur avendo tutto l’aspetto di iniziative pubblicitarie, rientrano, in realtà, in attività di spam scorrette.

Nell’ambito di una strategia di marketing, ciò costituisce un pericolo reale, che può compromettere in modo irrimediabile i risultati delle campagne, vanificando gli sforzi economici delle aziende.

Come distinguere le email più moleste da quelle autentiche? In che modo, un’impresa che intende raggiungere alte performance può agire per contrastare il fenomeno dello spam? Quali sono le strategie migliori per la costruzione di DEM accattivanti, in target e con un elevato tasso di apertura?

Risponderemo a tutte queste domande nell’articolo di oggi e spiegheremo come, affidandosi ai professionisti del performance marketing, è possibile raggiungere più clienti, aumentare il fatturato e ottimizzare il ROI.

Email indesiderate: che cosa sono?

Per capire come evitare che le DEM finiscano nella cartella spam e vengano, così, cancellate o non lette, è anzitutto importante sapere quali sono le caratteristiche per cui le email indesiderate sono definite tali.

L’oggetto è il primo e più importante elemento per stabilire il grado di attendibilità dei messaggi, in cui, più che i termini utilizzati, è la punteggiatura ad essere rilevante.
Un’eccessiva presenza di punti esclamativi e caratteri speciali trasmette un’idea di urgenza e attira l’attenzione, costituendo, quindi, un campanello d’allarme per i filtri antispam.

Le email più moleste hanno un tono fortemente commerciale e sono contraddistinte dalla ridondanza di parole come “gratis” e “offerta”, scritte spesso in lettere maiuscole.

In generale, le newsletter peggiori sono quelle che, seppure inviate in grandi quantità, non eccellono sul piano qualitativo, ma anzi, presentano layout e copy piuttosto carenti e forniscono informazioni poco chiare, se non addirittura errate.

Alla luce di ciò, entra in gioco il concetto di deliverability, ovvero la reputazione del mittente. Le caselle di posta elettronica ricevono feedback dagli utenti ed effettuano una selezione dei domini, stabilendo l’assegnazione o meno alla cartella delle indesiderate. Un cattivo posizionamento, in tal senso, ha delle ripercussioni tutt’altro che leggere, perché può sfociare nell’inserimento sulla lista nera, di cui abbiamo parlato meglio in quest’altro articolo.

Aziende che investono poche risorse per le attività DEM oppure non conoscono a fondo le norme antispam, volendo promuovere il proprio brand, rischiano di sortire l’effetto contrario.

Tutto ciò può causare un danno reputazionale, oltre che economico, non indifferente; pertanto, per raggiungere il successo, è consigliabile rivolgersi a chi ha l’esperienza e gli strumenti adatti per creare e inviare email marketing di qualità.

Vediamo ora com’è possibile realizzare una strategia di questo tipo, la cui resa risulti efficace e porti a risultati duraturi.

Come evitare di comparire tra le email indesiderate

Abbiamo visto che, quando le email finiscono nel cestino delle indesiderate, la colpa è da attribuirsi a vari fattori, tra cui toni di scrittura esasperati, bassa deliverability e assenza di contenuti pertinenti.

Per ogni messaggio ricevuto, il server effettua una serie di verifiche, valutando parametri come il numero di interazioni, di rimbalzi e di segnalazioni spam, per determinare l’affidabilità del dominio del mittente. Ne consegue che, anche l’opinione degli utenti è importante per la brand reputation, il che ha un impatto diretto sul successo dell’intero piano marketing.

Ecco perché, il primo step per non essere inseriti nella categoria delle email più moleste è quello di effettuare una selezione accurata dei destinatari, suddividendoli in base ai dati anagrafici, gli interessi e tanti altri elementi. Questa operazione è essenziale per intercettare il pubblico nel modo giusto e personalizzare la comunicazione a livello individuale, un approccio certamente più diretto ed efficace.

È indubbio che, per realizzare ciò, alla base ci deve essere un database di contatti aggiornato e ben segmentato, che andrebbe monitorato costantemente.

Un altro aspetto da considerare è quello dei contenuti, spesso poco curati nelle email indesiderate, che dovrebbero includere informazioni reali e verificabili, con uno stile e un’impaginazione coerenti. Che cosa significa nella pratica?

La logica è da ricercare sia nella modalità con cui si presentano prodotti e servizi, sia nella struttura stessa della DEM. Quest’ultima deve essere costruita con un template definito, che guidi l’utente nell’individuazione delle informazioni più importanti, attraverso font, colori e immagini pertinenti.

Anche nel caso in cui si richieda di compiere un’azione specifica, la componente grafica gioca un ruolo fondamentale, così come la pianificazione della user journey; la CTA presuppone un collegamento ad un’altra sezione, se non ad una landing page esterna. Dunque, un copy accattivante non basta, ma è necessario rendere la navigazione agevole e responsive.

Le email più moleste vengono riconosciute, nella maggior parte dei casi, proprio per la difficile fruizione dei contenuti di testo e delle immagini e, per questo motivo, bloccati dai filtri antispam. Aldilà dell’aspetto stilistico, appare evidente che fattori di tipo tecnico, come l’estensione dei file e la leggibilità sui vari dispositivi, concorrono anch’essi a stabilire il grado di attendibilità dei messaggi.

Alla luce di quanto detto, potremmo affermare che, per un’azienda che intenda servirsi della DEM per promuovere la propria attività, pianificare una strategia che porti a dei risultati soddisfacenti non è per nulla scontato. Per questa ragione, molti brand si affidano oggi ai professionisti, come Ediscom, digital company specializzata nel performance marketing da oltre vent’anni, per ideare campagne ad alte prestazioni. In
che modo tutto ciò è possibile?

Lo spieghiamo con un esempio pratico.

Come creare email marketing efficaci

Abbiamo visto come, per le imprese che si servono dell’advertising online per pubblicizzare prodotti e servizi, lo spam sia un fenomeno da non sottovalutare. Chi effettua questo tipo di attività illecita adotta, infatti, strumenti e linguaggi propri del settore commerciale per indurre gli utenti a cliccare; pertanto, i server di posta elettronica sono stati dotati di algoritmi in grado di identificare le email più moleste e bloccare il flusso d’invio.

Volendo utilizzare la DEM per trovare più clienti, una realtà del settore della formazione professionale attiva su tutto il territorio nazionale, si è rivolta ad Ediscom.

Tenendo conto di tutti i fattori che impattano, positivamente e negativamente, sulla reputazione del mittente, la nostra digital company ha messo in campo una strategia su misura, basata sull’invio di email marketing con un alto grado di attendibilità.

Come spiegato poco fa, i destinatari prendono parte alla lotta contro lo spam, pertanto, il punto di partenza ha coinciso con l’identificazione del target. Attraverso
il database più grande e segmentato d’Italia, Ediscom ha fornito al suo partner un bacino di utenza amplissimo, che gli ha permesso di individuare gli indirizzi di migliaia di potenziali clienti a cui inoltrare le comunicazioni.

Dopodiché, si è passati alla progettazione dei messaggi, scegliendo un modello grafico, uno stile e dei testi idonei a comunicare, in modo chiaro e ordinato, i punti salienti della promozione in corso. Rivolgendosi ad uno specifico target, tono di voce e linguaggio sono stati adattati per essere in linea con aspettative e caratteristiche del gruppo di riferimento.

Nella fattispecie, l’obiettivo era quello di raccogliere lead; per incentivare maggiormente il pubblico a lasciare i propri dati, è stato progettato un funnel ad hoc, per cui il coupon veniva rilasciato soltanto al termine della compilazione. Tutto ciò è stato reso graficamente con una call to action ben visibile, attraverso la quale, in pochi e veloci step, si raggiungeva il codice sconto promesso.

Per una leggibilità ottimale, il modello email è stato prodotto secondo tre diverse visualizzazioni, per essere perfettamente fruibile da desktop, tablet o mobile.

In tal modo, la qualità delle immagini e dei copy è stata massimizzata e i rischi che le email venissero bloccate è stato annullato, considerato che si tratta di elementi rilevabili dai filtri antispam.

Grazie, poi, alla targettizzazione, i messaggi hanno raggiunto persone realmente interessate all’offerta, incentivate ad entrare in contatto con il brand in virtù di iniziative promozionali autentiche e ben illustrate.

I risultati ottenuti, sia in termini di lead generation che di ROI, hanno dimostrato quanto la strategia messa in campo sia stata fruttuosa ed abbia consentito il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Per scoprire tutte le soluzioni che Ediscom adotta per condurre le aziende verso il successo, non esitare a contattarci!
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