Abbiamo visto che, quando le email finiscono nel cestino delle indesiderate, la colpa è da attribuirsi a vari fattori, tra cui toni di scrittura esasperati, bassa
deliverability e assenza di contenuti pertinenti.
Per ogni messaggio ricevuto, il server effettua una serie di verifiche, valutando parametri come il numero di interazioni, di
rimbalzi e di segnalazioni spam, per determinare l’affidabilità del dominio del mittente. Ne consegue che, anche
l’opinione degli utenti è importante per la
brand reputation, il che ha un impatto diretto sul successo dell’intero piano marketing.
Ecco perché, il primo step per non essere inseriti nella categoria delle email più moleste è quello di
effettuare una selezione accurata dei destinatari, suddividendoli in base ai dati anagrafici, gli interessi e tanti altri elementi. Questa operazione è essenziale per intercettare il pubblico nel modo giusto e personalizzare la comunicazione a livello individuale, un approccio certamente più diretto ed efficace.
È indubbio che, per realizzare ciò, alla base ci deve essere un database di contatti aggiornato e ben segmentato, che andrebbe monitorato costantemente.
Un altro aspetto da considerare è quello dei contenuti, spesso poco curati nelle email indesiderate, che dovrebbero includere
informazioni reali e verificabili, con uno stile e un’impaginazione coerenti. Che cosa significa nella pratica?
La logica è da ricercare sia nella modalità con cui si presentano prodotti e servizi, sia nella struttura stessa della DEM. Quest’ultima deve essere costruita con un template definito, che guidi l’utente nell’individuazione delle informazioni più importanti, attraverso
font,
colori e
immagini pertinenti.
Anche nel caso in cui si richieda di compiere un’azione specifica, la componente grafica gioca un ruolo fondamentale, così come la pianificazione della
user journey; la CTA presuppone un collegamento ad un’altra sezione, se non ad una landing page esterna. Dunque, un copy accattivante non basta, ma è necessario
rendere la navigazione agevole e responsive.Le email più moleste vengono riconosciute, nella maggior parte dei casi, proprio per la difficile fruizione dei contenuti di testo e delle immagini e, per questo motivo, bloccati dai filtri antispam. Aldilà dell’aspetto stilistico, appare evidente che fattori di tipo tecnico, come
l’estensione dei file e la leggibilità sui vari dispositivi, concorrono anch’essi a stabilire il grado di attendibilità dei messaggi.
Alla luce di quanto detto, potremmo affermare che, per un’azienda che intenda servirsi della DEM per promuovere la propria attività, pianificare una strategia che porti a dei risultati soddisfacenti non è per nulla scontato. Per questa ragione, molti brand si affidano oggi ai professionisti, come Ediscom, digital company specializzata nel performance marketing da oltre vent’anni, per ideare campagne ad alte prestazioni. In
che modo tutto ciò è possibile?
Lo spieghiamo con un esempio pratico.